Il male
rappresentato nelle fiabe pur personificandosi arriva all'animo di chi legge
elaborato come concetto generale. Oltre al pericolo del personaggio malvagio
che possiamo incontrare, ci viene offerto un ulteriore avvertimento: il male
dentro di noi. Il pericolo di perdere se stessi. Questo viene mostrato dagli
antagonisti che rappresentano le caratteristiche opposte ai protagonisti, come
per dire :-ecco cosa succede a chi lascia la retta via-. Pensiamo a
Cenerentola, buona gentile ,altruista e bella; viceversa le sorellastre,
vanitose, centrate su se stesse, invidiose (il contrario di uno spirito
femminile). La fiaba ci indica l essenza del femminile e del maschile e ci
avverte anche cosa succede a chi le smarrisce. Le Matrigne ( genericamente nelle trame come in
Cenerentola, Biancaneve, ecc.) rappresentano l'anti-maternità, la perdita
dell'amore materno eterocentrato a
favore di un amore egocentrato con
conseguenza della perdita della bellezza. Incapaci di amare cercano di
annientare la principesse/ bambine delle quali dovrebbero prendersi cura.
L'equivalente maschile presenta il
principe come cavaliere forte,
coraggioso, con alti valori morali, egli difende l'amata, ne nota le qualità
oltre l'aspetto esteriore, che sia vestita di stracci o da principessa non si
ferma all'apparenza, sa distinguere bene dal male, risalta l' amata
innalzandola a regina. L 'antagonista è l opposto,(come abbiamo visto per il
femminile)esemplare l'immagine di Gastone in La Bella e La Bestia , vanitoso,
arrogante, corteggia Bella esaltando se stesso, non difende l'amata ma persegue
i suoi interessi personali , non la esalta ma la vuole rendere sua serva e non
ne riconosce le doti. ( altri esempi Jafar in Alladin, Azzurro in Shrek,
ecc...).Morale della fiaba attenti al Lupo che nutrite dentro di voi!
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